03/05 – 05/05 2024
Via della Brocca, a Torino, faceva parte di una zona militare costruita a inizio ’800 con caserma, scuderie e poligono di tiro.
Dopo la prima guerra mondiale nella zona si costruirono ville e case d’abitazione mentre i vecchi edifici militari divennero case di ringhiera per
i primi “immigrati” provenienti dalla valle di Cuneo (Oncino) e in seguito da Sardegna e Sud Italia. Più di cento famiglie ammassate in ambienti inospitali attorno a un cortile con balconi e scale fatiscenti costituivano una comunità non integrata nel borgo Crimea.
Giorgio Bianco, 1973
Nei primi anni ’70 il Comune di Torino decise di demolire la via per costruire la scuola media Ippolito Nievo.
Lo sgombero urgente e forzato avrebbe cancellato per sempre uno spaccato sociale unico invece documentato da Giorgio Bianco che con la sua Nikkormat ha catturato lo stato d’animo di “Persone” che stavano vivendo un esodo biblico addolcito dalla promessa di una “bella casa nuova” che di fatto però annullò la loro identità e creò disagio e solitudine.
Giorgio Bianco, 1973
Le nuove “residenze” infatti sarebbero poi state conosciute negli anni ’90 come “Le Torri” di Corso Grosseto, soprannominate “i casermoni maledetti” che divennero una delle zone più pericolose della città.
Via della Brocca 2023
Giorgio Bianco
Giorgio Bianco, fotografo e architetto, appassionato di pittura. Dopo importanti riconoscimenti tra i quali il Premio Nikon 1974 non ha mai interrotto la sua ricerca personale. Apre la propria agenzia di pubblicità nel 1980 lavorando tra l’altro per Aziende sportive come Fila, Cerruti 1881, Asics e Tamigi per le quali fotografa atleti di rilievo interazione.
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